arbusti sempreverdi Alchechengio (Physalis)
Alchechengio (Physalis)

Alchechengio (Phisalis), genere che raggruppa diverse specie di piante erbacee o arbustive, appartenenti alla famiglia delle Solonacee, originarie sia dell’Asia che del Mediterraneo, sia del Sudamerica. Hanno la caratteristica di avere frutti che sono bacche delle dimensioni di una ciliegia, avvolte da un calice vescicoloso, vivacemente colorato, che resta chiuso come una piccola lanterna fino a completa maturazione del frutto che contiene, dopo di che si apre e secca. Le piante sono perenni in clima caldo, annuali nelle regioni a clima rigido.

L’Alchechengio è una pianta dalle proprietà medicinali e come tale coltivata sin dall’antichità. È un potente antiurico indicato contro la gotta, le bacche sono un medicamento tonico amaro indicato come febbrifugo e ricostituente, le foglie se utilizzate come cataplasmi hanno proprietà calmanti contro le infiammazioni. L’Alchechengio (Phisalis) viene utilizzata come decorazione invernale grazie alla particolarità dei suoi rami, inoltre le bacche sono commestibili e vengono utilizzate sia per il consumo immediato, sia in pasticceria.

Le piantine di Alchechengio vengono messe a dimora in aprile-maggio, in terreno fertile e ben drenato, al sole. La pianta richiede frequenti annaffiature. Data la fragilità dei suoi rami, è necessario sorreggerli con dei tutori perché altrimenti il peso delle bacche potrebbe spezzarli. I frutti cominciano a maturare in estate, ma talvolta, se la messa a dimora è stata tardiva, la maturazione completa non avviene nemmeno in autunno inoltrato, per cui è necessario sistemarle per tempo.

In ogni caso è bene raccogliere tutti i frutti prima del peggiorare della stagione, e conservarli in luogo fresco e asciutto fino a completa maturazione. Nelle zone a clima particolarmente freddo, le piante vanno coltivate in vasi o cassette in modo da tenerli all’aperto in estate e poi ricoverarli all’arrivo della cattiva stagione. Ad inizio primavera è consigliabile potare le piante a circa 30 cm da terra. Per scopi ornamentali si tagliano i fusti quando i calici cominciano a colorarsi e si mettono a seccare in luogo asciutto e ventilato. I frutti si raccolgono quando il calice è completamente secco e il colore è rosso-arancio. L’Alchechengio è una pianta abbastanza invadente, per cui è preferibile coltivarla come annuale, se sistemata all’aperto.

Alchechengio Physalis alkekengii: pianta piuttosto diffusa allo stato spontaneo in tutta Italia, con fusti ramificati che possono raggiungere il mezzo metro di altezza. Ha bacca gialla e rossa e calice rosso oppure giallo. I fiori, bianco-grigiastri sono insignificanti e sbocciano in estate all’ascella delle foglie superiori.
Alchechengio Physalis franchettii: originaria del Giappone, raggiunge i 60-70 cm d’altezza. Specie rustica impiegata soprattutto per scopi ornamentali avendo calici pergamenacei rossi lucenti, lunghi 5-6 cm.


riproduzione: per seme, sia con semina diretta in campo in primavera, sia in ambiente protetto o in letto caldo in febbraio. Si può riprodurre anche per talea, in autunno, così da avere le piantine pronte per l’anno successivo.
esposizione:
fioritura: estate




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Inula

Inula, genere di 200 specie di piante erbacee perenni, rustiche, dai capolini molto appariscenti. Le specie descritte sono adatte per il giardino roccioso e le bordure.
Si piantano in autunno o in primavera in terreno ........

Sansevieria

Sansevieria, genere di 60 specie di piante perenni, sempreverdi, appartenenti alla famiglia delle Liliacese, di cui si coltivano 2 specie dalle foglie molto ornamentali, in appartamento, alla temperatura  minima invernale ........

Guzmania

Guzmania, genere di 100 specie di piante perenni, sempreverdi, appartenenti alla famiglia delle Bromeliaceae, adatte ad essere coltivate in serra o in appartamento, prevalentemente epifite; solo alcune specie sono terrestri. ........

Corydalis
Corydalis, genere di 320 specie di piante perenni, rustiche, con foglie delicate, profondamente divise e fiori tubolosi, speronati. Le specie descritte sono adatte per i giardini rocciosi e alpini.
Si piantano ........

Skimmia

Skimmia, genere di 7-8 specie di arbusti sempreverdi, rustici, a crescita lenta, i cui fiori, maschili e femminili, sbocciano in marzo-aprile su piante separate. Sono fiori piccoli, stellati, riuniti in pannocchie terminali, ........

 

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Hyacinthus (Giacinto)

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Crossandra

Crossandra, genere di 50 specie di piante tropicali suffruticose, sempreverdi, appartenenti alla famiglia delle Acanthaceae,  dai fiori molto durevoli, adatte alla coltivazione in serra o in appartamento.
Si coltivano ........

Macleaya
Macleaya, genere di 2 sepcie di piante erbacee, perenni, rustiche. Possono essere utilizzate nelle bordure e nelle aiuole di grandi dimensioni. Producono fiori piccoli, riuniti in grandi pannoche piumose. Si tratta ........

Desmodium

Desmodium, genere di 450 specie di piante erbacee, perenni, suffruticose e arbustive, diffuse nelle regioni temperate, temperato-calde, tropicali e subtropicali asiatiche e americane. La specie descritta è rustica in tutta ........

Antennaria
Antennaria: specie di 100 piante perenni, sempreverdi, rustiche. La specie descritta ha foglie grigie e produce piccoli capolini di colore variabile dal bianco al rosa scuro, riuniti in corimbi. Si tratta di una pianta ........


arbusti sempreverdi Alchechengio (Physalis)
Alchechengio (Physalis)

Alchechengio (Phisalis), genere che raggruppa diverse specie di piante erbacee o arbustive, appartenenti alla famiglia delle Solonacee, originarie sia dell’Asia che del Mediterraneo, sia del Sudamerica. Hanno la caratteristica di avere frutti che sono bacche delle dimensioni di una ciliegia, avvolte da un calice vescicoloso, vivacemente colorato, che resta chiuso come una piccola lanterna fino a completa maturazione del frutto che contiene, dopo di che si apre e secca. Le piante sono perenni in clima caldo, annuali nelle regioni a clima rigido.

L’Alchechengio è una pianta dalle proprietà medicinali e come tale coltivata sin dall’antichità. È un potente antiurico indicato contro la gotta, le bacche sono un medicamento tonico amaro indicato come febbrifugo e ricostituente, le foglie se utilizzate come cataplasmi hanno proprietà calmanti contro le infiammazioni. L’Alchechengio (Phisalis) viene utilizzata come decorazione invernale grazie alla particolarità dei suoi rami, inoltre le bacche sono commestibili e vengono utilizzate sia per il consumo immediato, sia in pasticceria.

Le piantine di Alchechengio vengono messe a dimora in aprile-maggio, in terreno fertile e ben drenato, al sole. La pianta richiede frequenti annaffiature. Data la fragilità dei suoi rami, è necessario sorreggerli con dei tutori perché altrimenti il peso delle bacche potrebbe spezzarli. I frutti cominciano a maturare in estate, ma talvolta, se la messa a dimora è stata tardiva, la maturazione completa non avviene nemmeno in autunno inoltrato, per cui è necessario sistemarle per tempo.

In ogni caso è bene raccogliere tutti i frutti prima del peggiorare della stagione, e conservarli in luogo fresco e asciutto fino a completa maturazione. Nelle zone a clima particolarmente freddo, le piante vanno coltivate in vasi o cassette in modo da tenerli all’aperto in estate e poi ricoverarli all’arrivo della cattiva stagione. Ad inizio primavera è consigliabile potare le piante a circa 30 cm da terra. Per scopi ornamentali si tagliano i fusti quando i calici cominciano a colorarsi e si mettono a seccare in luogo asciutto e ventilato. I frutti si raccolgono quando il calice è completamente secco e il colore è rosso-arancio. L’Alchechengio è una pianta abbastanza invadente, per cui è preferibile coltivarla come annuale, se sistemata all’aperto.

Alchechengio Physalis alkekengii: pianta piuttosto diffusa allo stato spontaneo in tutta Italia, con fusti ramificati che possono raggiungere il mezzo metro di altezza. Ha bacca gialla e rossa e calice rosso oppure giallo. I fiori, bianco-grigiastri sono insignificanti e sbocciano in estate all’ascella delle foglie superiori.
Alchechengio Physalis franchettii: originaria del Giappone, raggiunge i 60-70 cm d’altezza. Specie rustica impiegata soprattutto per scopi ornamentali avendo calici pergamenacei rossi lucenti, lunghi 5-6 cm.


riproduzione: per seme, sia con semina diretta in campo in primavera, sia in ambiente protetto o in letto caldo in febbraio. Si può riprodurre anche per talea, in autunno, così da avere le piantine pronte per l’anno successivo.
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